È iniziato in Inghilterra il più grande studio di ricerca sulla salute dei cani di razza.

È stato richiesto a più di 70.000 proprietari appartenenti a 180 Club di Razza di fornire informazioni relative a malattie, cause di morte, difetti di nascita e altri dati significativi.

La ricerca del Kennel Club inglese potrà dare un quadro clinico preciso sulla frequenza di malattie specifiche di alcune razze, per esempio la sordità nei cani Dalmata.

Si spera che i dati possano essere usati per sviluppare nuovi test e programmi di selezione per eliminare molti problemi.

“La maggior parte delle informazioni di cui si dispone al momento è riferita a singoli casi”, dice il Dott. Jeff Sampson, coordinatore del Kennel Club’s Canine Genetics.

L’obiettivo della ricerca è di avere, inizialmente, una giusta percezione delle malattie che ci sono e di quanto queste siano diffuse.

“Gli allevatori potrebbero quindi tener conto di queste informazioni al momento di decidere gli accoppiamenti; avremo in questo modo un punto di partenza per poter valutare quali progressi potrebbero derivare da futuri schemi di controllo della salute”.

Il test del DNA

I cani sono colpiti da un gran numero di disfunzioni genetiche documentate che non si verificano in altre specie a parte gli umani. Molte di queste disfunzioni sembrano presentarsi prevalentemente in alcune razze specifiche.

Sono stati riportati casi di linfomi nei Pointer, di malattie cardiache nei Boxer, di valori del sangue alterati nei Dobermann, di malformazioni scheletriche nelle anche dei Labrador, problemi di visione notturna nei Setter Irlandesi.

Ma molti dei dati esistenti sulla maggior parte di queste malattie provengono in larga misura dai rapporti di specialisti veterinari e da referti ospedalieri oppure dalla documentazione delle compagnie assicuratrici.

Perciò è solo un quadro parziale dello stato di salute, non una guida comprensiva della salute di tutta la popolazione canina.

Questa ricerca darà un’idea più rappresentativa di ciò che sta succedendo alla popolazione canina e darà inizio a un miglioramento della salute dei cani di razza.

“Lavoreremo con gli allevatori per trovare il modo di fornire loro un pre-monitoraggio dei riproduttori da utilizzare” dice Sampson.

Questo lo si fa già con un sistema a punteggio per la displasia dell’anca nei Labrador, ma vorremmo vedere più di questo – e vorremmo sviluppare test del DNA più specifici per le malattie ereditarie. Ce ne sono già 50 e ne stanno arrivando altri.

Causa ed effetto

Il progetto della ricerca arriva dagli epidemiologi dell’Animal Health Trust di Newmarket. I moduli dovrebbero essere in distribuzione presso i proprietari di cani di razza proprio in questo periodo.

La dottoressa della fondazione Vicki Adams dice che oltre a fornire dati generici sulla frequenza dei problemi di salute, i risultati potrebbero evidenziare uno specifico problema di una razza che prima non era stato riconosciuto e che potrebbe avere una componente ereditaria.

Saranno necessarie ulteriori ricerche per studiare le cause di una qualunque specifica malattia.

Mentre alcuni problemi di salute nei cani di razza sono provatamente dovuti a specifiche mutazioni, altri problemi sembrano risultare dalla selezione degli animali per la riproduzione secondo gli standard della razza.

Ma i rapporti causa-effetto non sono sempre semplici od ovvi. Questa ricerca potrebbe anche dimostrare che in alcune razze non ci sono specifici gravi problemi di salute.

I risultati dovrebbero essere disponibili entro l’autunno. Un gruppo di scienziati che probabilmente sarà interessato ai risultati è costituito dai ricercatori che studiano la genetica e le malattie umane.

Attraverso la comparazione del nostro codice biochimico con il genoma canino in fase di completamento, questi scienziati si augurano di identificare i particolari errori genetici che danno origine alle malattie, sia negli umani che nei cani.

Dare e avere

Molti dei circa 400 difetti ereditari riscontrati nei cani, sono presenti anche nell’uomo.

Succede anche che le versioni canine di alcune malattie, in particolare il cancro, assomiglino di più alla loro controparte umana, rispetto a quelle indotte nei topi da laboratorio.

I cani con pedigree sono un gruppo molto ben definito. Sono proprio come le popolazioni umane isolate – un patrimonio genetico chiuso – e per alcuni cani ci sono dati sugli alberi genealogici presso i club di razza che risalgono a più di cento anni.

Tutto questo significa che ci sono delle vere ripercussioni della ricerca sui cani per la comprensione della salute e del comportamento umano.

Robert Kelly dell’ American Kennel Club’s Canine Health Foundation non ha dubbi sul fatto che la ricerca inglese sarà una risorsa di grande valore.

“Possiamo eliminare i difetti dei cani attraverso la selezione. Il loro arco di vita relativamente breve ci permette di farlo abbastanza velocemente” dice. “Il successo più significativo che cito spesso riguarda l’Atrofia Progressiva della Retina nei Setter Irlandesi. Sono molti anni che non ne vedo un caso. Tutto per merito di un programma di allevamento che deriva da un lavoro di genetica iniziato alla Cornell University”.

E aggiunge infine: “Vedremo sempre più spesso che i benefici della ricerca sui cani si trasmetteranno alla medicina umana e viceversa”.

Jonathan Amos
BBC News Online Science Staff