Gli scritti sulla corretta struttura che produce efficientemente movimento nei cani sono generalmente riconducibili al libro del cap. M. Horace intitolato “Caratteristiche del Cavallo”.

Questo libro pubblicato per la prima volta nel 1893 viene ancora largamente letto dagli allevatori di cavalli.

Gli autori di articoli e libri sui cani hanno ricavato frequentemente idee da questo testo pionieristico.

Alcuni dei principi della leva applicati ai cavalli rimangono validi quando vengono applicati a parti corrispondenti in alcuni cani.

Ovviamente, nessun cavallo ha mai scavato una buca, è mai andato in tana o ha mai combattuto a morsi contro un toro.

I cavalli da corsa, viaggiando a velocità di punta, non flettono la schiena come i greyhounds.

I libri sui cavalli sono un aiuto per comprendere la corretta struttura di alcuni cani, ma chi legge non deve pensare che tutti i principi applicabili ai cavalli sono egualmente applicabili ai cani.

La differenza tra il punto di vista di uno scienziato e il punto di vista di un artista sulla velocità può essere espresso come segue:

lo scienziato pensa: “Quali sono le dimensioni corrette ed il corretto posizionamento delle ossa, dei muscoli, dei tendini e delle articolazioni in un greyhound che produrranno la maggiore velocità ?”;

l’artista pensa: “Quale è la disposizione delle parti di un greyhound che lo fa apparire veloce ?”

Dal momento che l’aspetto potrebbe essere una illusione ottica è meglio far conto su solidi fatti scientifici.

Chi ha una buona preparazione scientifica sa che un collo arcuato è strutturalmente più solido di un collo da pecora.

Sa anche che un cane da lavoro che esibisce una tendenza alla pista singola (single tracking) ha più resistenza di un cane che viaggia con le gambe distanziate.

Una conoscenza scientifica della funzione delle parti è un integratore essenziale per una buona valutazione.

Una persona osserva un quadro e dice che è bello; un’altra guarda lo stesso quadro e dice che è brutto.

Le opinioni di carattere estetico variano considerevolmente, anche tra persone competenti.

Ogni volta che un aspetto è soggetto a giudizio, come possono essere la bellezza e la simmetria, è possibile attendersi delle variazioni.

Alle esposizioni giudici competenti non sempre selezionano lo stesso cane.

Quando si giudica in base all’aspetto visivo non esiste alcun parametro di riferimento; le opinioni possono quindi variare, anche se entro limiti ragionevoli.

Perciò, se una persona desidera la valutazione di un soggetto, dovrebbe sentire diverse opinioni.