SOMMARIO

CAPITOLO 1
Norme Generali
Definizioni
Riconoscimento Ufficiale Enci
Calendari
Controllo sulle manifestazioni, Delegati dell’Enci

CAPITOLO 2
L’organizzazione della manifestazioni
Scelta e designazione dei giudici
Programma delle manifestazioni
Iscrizioni
Cataloghi
Reclami
Esclusioni

CAPITOLO 3
Qualifiche – Classifica – Distinzioni Speciali
Certificati di Attitudine al Campionato
Rilascio del CAC e riserve di CAC

CAPITOLO 4
Il Campionato Italiano
I Campioni
Campioni Italiani di Bellezza
Campioni Italiani di Lavoro
Campioni Trialers
Campioni Assoluti
Campioni Sociali
Campioni Riproduttori
Campioni Internazionali
Giovane Promessa
Trofeo Allevamento

CAPITOLO 5
Norme aggiuntive

CAPITOLO 6
Estratto regolamento F.C.I.

CAPITOLO 1
NORME GENERALI

DEFINIZIONI

Art. 1 – Il presente regolamento stabilisce le norme che disciplinano le manifestazioni canine riconosciute dall’ENCI; esso si intende riconosciuto ed accettato da chiunque, socio o non socio dell’Enci, eserciti una qualsiasi funzione avente attinenza con le manifestazioni stesse, e in modo particolare dai componenti dei Comitati Organizzatori, dai Giudici, dai Proprietari, dai Presentatori dei cani in corso, da quanti hanno interesse nella proprieta’ di questi ultimi e infine anche da coloro che assistono alle manifestazioni gratuitamente o a pagamento. Tutti costoro, per il fatto medesimo di prendere parte nell’uno o nell’altro modo a manifestazione riconosciuta dall’Enci, ne accettano pertanto la autorità e quella dei suoi rappresentanti, sottomettendosi alle decisioni che questi dovessero adottare. Chi fra essi per qualunque motivo ricorresse alle vie legali verrà senz’altro sospeso da ogni diritto sociale e in attesa che gli organi disciplinari competenti si siano pronunciati nei suoi confronti non potrà partecipare a nessun altra manifestazione riconosciuta.

Art. 2 – Per manifestazione cinotecnica si intende una riunione di cani aventi lo scopo di valutare le qualità estetiche o la capacità sul lavoro dei concorrenti, dal confronto fra i quali derivano classifiche e qualifiche che servono ad indicare il loro valore relativo ed assoluto. Le manifestazioni cinotecniche a seconda delle finalità che intendono conseguire, si dividono in:
a) Esposizioni o mostre o rassegne, quando hanno per oggetto la bellezza e la conformazione esteriore del cane;
b) Prove o concorsi, quando servono a controllare la capacita’, il rendimento e lo stile di lavoro dei concorrenti;
c) Corse, quando hanno lo scopo di porre in evidenza la velocità dei soggetti che vi partecipano.
Per ognuna di queste manifestazioni vigono regolamenti speciali che completano il presente regolamento generale, del quale anzi fanno parte integrante.
In base ai titoli che possono venire in essi assegnati le manifestazioni cinotecniche si dividono poi in:
a) Internazionali – quando in essa è consentito il rilascio dei certificati validi per i campionati internazionali della FCI ( CACIB e CACIT);
b) Nazionali – quando i giudici sono autorizzati a rilasciare titoli validi per i campionati italiani riconosciuti dall’ENCI;
c) Regionali, Provinciali e Locali – in cui non è mai autorizzato il rilascio di certificati di attitudine al campionato. Al riguardo si vede l’apposito regolamento in appendice al regolamento speciale delle esposizioni.
d) Raduni – manifestazioni indette a cura delle societa’ specializzate con regolamenti particolari preventivamente approvati dall’ENCI. Nei raduni non è in palio il CAC.
In base alle razze canine che possono formare oggetto delle manifestazioni cinotecniche queste possono essere infine:
a) Generali – se comprendono tutte le razze;
b) Speciali – quando sono organizzate a cura della competente associazione specializzata e si svolgono nell’ambito di una esposizione generale. Possono essere autorizzate anche separatamente con eventuale disputa del CAC.

RICONOSCIMENTO UFFICIALE DELL’ENCI.

Art. 3 – L’Enci può concedere il proprio riconoscimento ufficiale solo a manifestazioni che si svolgono secondo le norme del presente regolamento e dei regolamenti speciali e che ne siano promosse da enti o comitati i quali diano garanzie di competenza tecnica, di capacita’ organizzative, di correttezza e di solvibilità finanziaria. Gli enti o comitati che non siano delegazioni dell’Enci devono, per le manifestazioni che intendono organizzare, richiedere il nulla-osta e la collaborazione tecnica delle delegazioni dell’Enci competenti per territorio.
Il consiglio direttivo dell’Enci non è tenuto a precisare il motivi per i quali avesse ritenuto di negare il riconoscimento ufficiale a manifestazioni cinotecniche per le quali tale riconoscimento gli fosse stato richiesto.

Art. 4 – Per ottenere il riconoscimento ufficiale dell’Enci a una manifestazione occorre che i comitati promotori avanzino regolare domanda a mezzo di lettera raccomandata al consiglio cinofilo regionale, previo benestare della competente delegazione, precisando fra l’altro:
a) Il tipo della manifestazione e i suoi caratteri ai sensi dell’art. 2;
b) La località e la data di svolgimento;
c) L’impiego per gli enti organizzatori di osservare tutte le norme prescritte dai regolamenti ufficiali dell’Enci.
Il consiglio cinofilo regionale, dopo aver riunito i propri competenti, dovrà vagliare le richieste pervenute stilando una bozza di calendario da inviarsi all’Enci entro i termini stabiliti.

CALENDARI

Art. 5 – Il consiglio direttivo, provvederà ad esaminare le domande pervenutegli dai consigli cinofili regionali e a stabilire i calendari ufficiali delle manifestazioni riconosciute per il primo e per il secondo semestre di ogni anno.
Per la stesura del calendario delle esposizioni il consiglio si baserà anche sui seguenti criteri:
a) Attrezzature e disposizione logistica della mostra;
b) Rispetto dei regolamenti dell’Enci.
Tali calendari, dopo la loro pubblicazione non potranno, salvo casi eccezionali, subire variazioni.
Hanno diritto di precedenza nelle iscrizioni con le rispettive date in calendario, le manifestazioni per le quali le richieste siano pervenute alla sede dell’Enci entro i termini stabiliti;
Quelle arrivate dopo potranno essere accolte solo se il loro inserimento non danneggerà manifestazioni analoghe gia’ iscritte nel calendario e che si svolgano in località vicine. A tale riguardo si precisa che una manifestazione che abbia luogo a circa 300 km. Di distanza da un’altra non può essere considerata dannosa per quest’ultima.
Si precisa altresì che sarà comunque vietato dall’Enci lo svolgimento contemporaneo in Italia di due esposizioni, entrambe internazionali , e che interessano le medesime razze canine.
L’Enci potrà sempre intervenire, in sede di compilazione dei calendari, presso gli organizzatori delle manifestazioni, per le quali fosse stato richiesto il suo riconoscimento ufficiale, al fine di concordare con essi opportuni spostamenti delle date proposte onde evitare per quanto possibile coincidenze dannose.
Qualora non si raggiungesse un accordo l’Enci si riserva il diritto di ritirare il proprio riconoscimento ufficiale a quelle manifestazioni per le quali i loro organizzatori non avessero accettato i suoi suggerimenti.

CONTROLLO SULLE MANIFESTAZIONI DELEGATI DELL’ENCI

Art. 6 – Le manifestazioni, da chiunque promosse, che fossero state accettate e riconosciute dall’Enci e dalla FCI come internazionali e che si svolgano in provincie ove non ha sede una Delegazione debbono essere organizzate con la eventuale consulenza tecnica della sede centrale dell’Enci onde assicurare, anche nei confronti dei concorrenti stranieri, uniformità di esecuzione e osservanza scrupolosa dei regolamenti nazionali ed internazionali; tale consulenza potrà essere esercitata dall’Enci, oppure per il tramite di persone all’uopo incaricate.
In ogni caso l’Enci si riserva anche il diritto di controllare la preparazione e lo svolgimento di ogni manifestazione da esso riconosciuta mediante un proprio Delegato Ufficiale cui compete:
a) di sorvegliare l’organizzazione e l’esecuzione delle manifestazioni onde assicurare la regolarità e la rigorosa osservanza dei regolamenti;
b) di prendere tutte le disposizioni ritenute necessarie nell’interesse del buon svolgimento della manifestazione e nello spirito dei regolamenti medesimi;
c) di decidere nei casi controversi e sui reclami ricevuti, riferendo quindi all’Enci sulle decisioni adottate;
d) di verificare o far verificare, qualora sorgano contestazioni, l’identità dei cani, dei proprietari e dei presentatori;
e) di far sospendere le premiazioni e l’assegnazione delle qualifiche in tutti i casi nei quali appaiano delle irregolarità e siano presentati dei reclami fondati;
f) di incassare diritti dovuti dai comitati organizzatori all’Enci al quale dovrà inoltrarli entro e non oltre 15 gg. Unitamente a una dettagliata relazione sullo svolgimento della manifestazione cui ha assistito;
g) dovrà curare che gli organizzatori assolvano al compito di liquidare, nel modo più discreto, le competenze di ciascun giudice, presso la segreteria della manifestazione alla fine dei giudizi. I moduli firmati dai giudici stessi, dovranno essere lasciati al Comitato quale ricevuta.
Il Delegato dell’Enci ha anche il compito di controllare il comportamento dei concorrenti, dei giudici e degli organizzatori nonché del pubblico che assiste alla manifestazione, riferendo poi all’Enci con relazione riservata. In caso di gravissime scorrettezze o inadempienze compiute da concorrenti, siano questi soci o non soci dell’Enci, il Delegato può applicare il provvedimento della esclusione dalla manifestazione in corso a carico dei colpevoli i quali, da quel momento, saranno sospesi e non potranno partecipare con propri cani alle successive manifestazioni riconosciute dall’Enci sino a quando la commissione di disciplina, o il consiglio dell’Enci (qualora la persona sospesa non risultasse socio di quest’ultimo) ai quali il Delegato dovrà inoltrare regolare denuncia, non si siano definitivamente pronunciati.
Il Delegato dell’Enci può esigere dal comitato organizzatore, qualora lo ritenga necessario, il preventivo deposito vincolato di una somma in denaro o quelle altre misure che ritenesse opportune per garantirsi del pagamento di quanto spetta all’Enci e ai giudici e della tempestiva consegna dei premi ai vincitori.
Le spese di viaggio e di soggiorno durante la permanenza del Delegato dell’Enci sono a carico del comitato organizzatore. Ad eccezione delle esposizioni nazionali ed internazionali dove le spese di viaggio vengono rimborsate direttamente dall’Enci.
Il Delegato dell’Enci non potrà mai iscrivere o concorrere con cani di sua proprietà, ne presentare cani altrui nelle manifestazioni in cui svolge la mansione di delegato.

CAPITOLO 2
L’ORGANIZZAZIONE DELLE MANIFESTAZIONI

SCELTA E DESIGNAZIONE DEI GIUDICI

Art. 7 – Gli Enti e i Comitati Organizzatori di manifestazioni canine riconosciute dall’Enci hanno la facoltà di proporre a quest’ultimo i giudici da esso desiderati che tuttavia debbono sempre essere scelti tra quelli che sono iscritti nel “Elenco Ufficiale Giudici dell’Enci” in vigore o nelle analoghe liste dei giudici compilate dalle società straniere federate nella FCI. A criterio insindacabile dell’Enci potranno essere accolte anche le proposte relative a giudici di altre società straniere non federate purchè costituite in paesi esclusi dalla giurisdizione della FCI.
Ai giudici stranieri di paesi non aderenti alla FCI debbono essere inviati gli Standards ufficiali FCI delle razze che gli stesso sono chiamati a giudicare.
Il Comitato Organizzatore dovrà pertanto richiedere all’Enci gli estratti degli Standards necessari.
Inoltre i giudici predetti dovranno preventivamente sottoscrivere una dichiarazione con la quale si impegnano al rispetto degli Standards e regolamenti FCI.
La ratifica definitiva delle giurie delle manifestazioni riconosciute spetta però sempre all’Enci che vi provvede mediante propria designazione ufficiale da inviarsi a ciascuno dei giudici interessati nonché all’Ente o Comitato proponente.
Il numero dei giudici stranieri nelle manifestazioni non deve superare il 50% dei componenti la giuria.

PROGRAMMI DELLE MANIFESTAZIONI

Art. 8 – Per tutte le manifestazioni riconosciute dall’Enci a carattere nazionale e internazionale è obbligatoria la stampa di un programma ufficiale che deve indicare tutti gli elementi necessari per consentire a chi lo legge di conoscere le condizioni stabilite per il concorso. Più precisamente i programmi debbono contenere:
a) La località e la data ove la manifestazione si svolge;
b) L’indirizzo del Comitato Organizzatore o del suo Segretario;
c) L’elenco dei Giudici con le razze, le prove o le classi a ciascuno di essi assegnato;
d) I termini di tempo entro i quali possono essere accettate le iscrizioni dei concorrenti, con l’indicazione delle quote relative;
e) Una o più schede per l’iscrizione dei cani alla manifestazione.

Art. 9 – I Comitati Promotori di manifestazioni che si svolgono col riconoscimento dell’Enci sono tenuti a inviare a quest’ultimo, almeno tre mesi prima (due mesi per le prove) della data per la quale la loro manifestazione è iscritta nel calendario ufficiale, una bozza completa del programma, che deve essere accompagnata dai seguenti elementi:
a) Nome e indirizzo del Comitato Organizzatore;
b) I nominativi dei Giudici proposti;
c) Il carattere della manifestazione.
Se per questa viene richiesta il rilascio del Cacib o dei Cacit , il Comitato Promotore deve allegare alla bozza del programma anche l’importo delle tasse relative al rilascio di tali certificati.
Quando questa è internazionale sul programma o sul catalogo della manifestazione dovrà essere posta la dicitura: “Esposizione (o prova) canina Internazionale con attribuzione del Cacib (o Cacit) della FCI”.
L’Enci darà corso all’esame delle bozze pervenutegli comunicando poi ai Comitati Promotori i suggerimenti e le modifiche consigliabili.
A tale proposito si ripete che è facoltà insindacabile dell’Enci in sede di ratifica delle designazioni dei giudici, di suggerire variazioni o sostituzioni nelle giurie proposte qualora ravvisassero che esse sono opportune o necessarie, e di revocare il proprio riconoscimento ufficiale alla manifestazione qualora tali suggerimenti non venissero accettati. Le decisioni dell’Enci saranno trasmesse agli Organizzatori in tempo utile perché questi possano dar corso tempestivamente alla stampa e alla spedizione dei programmi definitivi. Almeno tre copie del programma dovranno essere spedite, non appena stampate, all’Enci a cura del segretario del Comitato Organizzatore della manifestazione; una copia del programma va’ inviata anche ai giudici che vi dovranno prendere parte.

ISCRIZIONI

Art. 10 – L’iscrizione è l’atto scritto necessario per ammettere un cane a partecipare ad una manifestazione.
Nessun cane può esservi iscritto se non possiede un nome e se non appartiene ad una delle razze comprese nell’elenco delle razze canine riconosciute dall’Enci. Un cane registrato in un libro genealogico italiano o estero, può essere iscritto in una manifestazione riconosciuta solo col nome che figura nei documenti ufficiali; nessun cambiamento è ammesso.
La data di chiusura delle iscrizioni deve ritenersi irrevocabile.
La domanda per l’iscrizione di un cane a una manifestazione và formulata sull’apposita scheda presso la segreteria dell’Ente Organizzatore cui deve essere consegnata o pervenire a mezzo di lettera raccomandata entro il termine stabilito e reso noto sul programma. Gli Enti Organizzatori di manifestazioni riconosciute debbono adottare le schede di iscrizione stabilite o approvate dall’Enci; tali schede vanno debitamente compilate dai richiedenti i quali debbono specificare per ciascun soggetto il nome, il sesso, la data di nascita, la razza, il mantello, la genealogia, il numero di iscrizione del cane, il nome e l’indirizzo del proprietario e dell’allevatore nonché quant’altro fosse richiesto sulla scheda.
Nelle schede di iscrizione debbono altresì essere precisate la classe o prova nella quale il cane concorre e, se si tratta di prove o concorsi, anche il nome del conduttore che non può essere sostituito poi durante lo svolgimento delle manifestazioni senza il consenso dei giudici.
In ogni scheda di iscrizione dei cani a manifestazioni riconosciute dall’Enci deve essere chiaramente precisato che il suo firmatario dichiara di conoscere le norme dei regolamenti ufficiali approvati dall’Enci in base ai quali la manifestazione in atto si svolge e si impegna a rispettarli accettando, in caso contrario, le sanzioni o le decisioni che il consiglio ritenesse di adottare nei suoi confronti.
Un soggetto presentato successivamente all’ 1.1.76 in manifestazioni non riconosciute perché organizzate da Enti o da associazioni dissidenti non potrà essere presentato e giudicato in manifestazioni autorizzate dall’Enci.
Ove ciò si verificasse le qualifiche rilasciate sono nulle. Sarà differito alla commissione di disciplina il socio dell’Enci o di un socio collettivo che abbia partecipato in qualsiasi veste, dopo il 1.1.76, a manifestazioni non riconosciute perché organizzate da Enti o Associazioni dissidenti.

Art. 11 – Le iscrizioni dei cani alle manifestazioni devono essere accompagnate dall’ammontare delle tasse di iscrizione che non potranno mai superare quelle indicate come massime dal Consiglio Direttivo dell’Enci. Senza tale versamento le iscrizioni non saranno accettate e la loro indicazione non potrà figurare nel catalogo. Speciali riduzioni obbligatorie spettano ai soci individuali dell’Enci e agli iscritti nei sodalizi che sono a questo associati in qualità di soci collettivi, per tutte le manifestazioni dell’Enci stesso riconosciute. La misura di tali riduzioni, che non sono cumulabili, verrà deliberata dal Consiglio Direttivo dell’Enci.

Art. 12 – Quando per una indicazione sbagliata, accertata nella scheda di iscrizione, derivasse un errore di razza oppure la iscrizione di un cane in una classe o prova alle quali esso non può prendere parte, anche se tali errori non fossero stati riportati sul catalogo, il cane sarà escluso dal giudizio senza diritto al rimborso della quota di iscrizione, non essendo autorizzati ne il Comitato Organizzatore della manifestazione ne i Giudici e neppure il Delegato dell’Enci ad apportare variazioni alla denuncia presentata ne a consentire cambiamenti di classe, di prova o di razza. L’Enci, in sede di revisione delle relazioni dei giudizi, potrà sempre annullare le qualifiche e le classifiche rilasciate ad un cane, qualora risulti che questo ha concorso in prova o classe nelle quali non poteva essere iscritto. Le infrazioni alle norme stabilite per le iscrizioni dei cani alle manifestazioni possono portare, qualora rechino danno agli altri concorrenti e fosse documentato il dolo del compilatore della scheda, a provvedimenti disciplinari a carico di quest’ultimo.

CATALOGHI

Art. 13 – Per tutte le manifestazioni riconosciute dall’Enci a carattere nazionale e internazionale è obbligatoria la pubblicazione a stampa di un catalogo generale; solo nelle prove, nei raduni e nelle esposizioni a carattere regionale e locale è consentita la diramazione di un catalogo dattiloscritto riprodotto con un qualsiasi procedimento moltiplicatore.
I cataloghi delle manifestazioni riconosciute, che saranno messi in vendita o distribuiti gratuitamente al pubblico solo dopo la chiusura delle iscrizioni ma sempre prima dell’inizio della manifestazione, debbono essere compilati in base alle norme precisate, per ciascun tipo di manifestazione, dai regolamenti speciali: in essi comunque dovranno essere elencati tutti indistintamente i cani partecipanti con i relativi numeri di iscrizione ai libri genealogici e con i nominativi e indirizzi degli allevatori e dei rispettivi proprietari, con l’indicazione della rispettiva razza e della prova o classe alle quali partecipano, non essendo ammessi giudizi e premiazioni di soggetti i cui nomi non vi figurano elencati. Il catalogo dovrà altresì riportare il nome del Delegato dell’Enci e dei Giudici presenti alla manifestazione, con le prove o classi a questi assegnati, nonché l’elenco completo di tutti i premi da disputarsi – di prova, di classe, di onore o speciale – con le relative designazioni. Ciascun concorrente riceverà una copia del catalogo il cui eventuale importo, che non dovrà mai superare il limite, indicato come massimo dall’Enci, sarà stato pagato all’atto dell’iscrizione dei suoi cani. Quattro copie del catalogo dovranno essere spedite alla sede dell’Enci oppure consegnate al Delegato presente alla manifestazione.

RECLAMI

Art. 14 – Coloro che ritenessero di poter reclamare per constatate infrazioni alle norme del presente regolamento generale o di quelli speciali, debbono farlo per iscritto, firmando il reclamo che va’ consegnato al Delegato dell’Enci allegando l’importo di L. 25.000, oppure indirizzato a quest’ultimo con lettera raccomandata; ogni reclamo deve essere accompagnato dalla tassa di reclamo nella misura stabilita dal Consiglio Direttivo, la quale sarà incamerata dall’Enci qualora il reclamo venisse riconosciuto non fondato o respinto. In assenza del Delegato dell’Enci il Segretario del Comitato Organizzatore della manifestazione in atto, è tuttavia autorizzato a ricevere i reclami che gli venissero consegnati direttamente nel corso della manifestazione. Il Delegato dell’Enci dovrà immediatamente pronunciarsi sui reclami ricevuti, sulla base dei regolamenti in vigore, oppure quando ciò non fosse possibile, dovrà trasmetterli all’Enci. In tale caso il concorrente, contro il quale il reclamo è stato avanzato, potrà essere autorizzato a partecipare ugualmente alla manifestazione stessa ma sotto riserva, per cui la classifica non sarà definitiva e la consegna del premio, eventualmente spettante al concorrente contro il quale è stato sporto il reclamo, verrà tenuta in sospeso per l’assegnazione definitiva dopo la decisione dell’Enci. Il reclamo deve essere presentato entro 7 gg. Il diritto di sporgere reclamo spetta esclusivamente ai firmatari della scheda di iscrizione dei cani alla manifestazione. Essi hanno l’obbligo di produrre le prove di quanto affermano. Non sono ammissibili reclami sul verdetto dei giudici che, sotto il profilo tecnico, è insindacabile. Perciò tali reclami saranno respinti immediatamente, salvo che non riguardino irregolarità o infrazioni ai regolamenti in base ai quali la manifestazione si svolge.

Art. 15 – I componenti del Comitato Organizzatore di una manifestazione e il Delegato dell’Enci hanno il diritto e il dovere di intervenire, anche senza che sia stato sporto reclamo, ogni qualvolta riscontrino irregolarità o infrazione ai regolamenti.

Art. 16 – Se in seguito a reclamo presentato un cane risultasse indebitamente premiato, il suo proprietario o il presentatore dovranno restituire il premio eventualmente gia’ ricevuto, che potra’ essere assegnato o meno al concorrente che lo segue in graduatoria secondo la decisione che verra’ espressa dall’Enci dopo il ricevimento del reclamo e dopo di aver consultato il giudice interessato. Qualora la restituzione venisse rifiutata, il responsabile verrà sottoposto a provvedimento disciplinare; nel frattempo, e in attesa della conclusione di tali pratiche, verrà sospeso ed escluso da ogni successiva manifestazione riconosciuta dall’Enci.

ESCLUSIONI

Art. 17 – La partecipazione alle manifestazioni canine organizzate o riconosciute dall’Enci è vietata ai cani di proprietà di persone che sono colpite da provvedimenti di sospensione, espulsione o squalifica, adottati a loro carico dai Delegati o dai competenti organi dell’Enci e della FCI. Le sanzioni disciplinari inflitte dalle Associazioni Specializzate ai propri soci attengono ai rapporti tra soci ed associazioni specializzate ed hanno solo effetto interno a queste. Pertanto esse non precludono la partecipazione a tutte quelle manifestazioni in cui siano in palio qualifiche Enci, ivi comprese speciali di razza e raduni. Sono compresi nella lista dei pagamenti non soddisfatti coloro che non avessero restituito i premi indebitamente ricevuti o che, non avessero pagato le tasse di iscrizione in precedenti manifestazioni riconosciute dall’Enci alle quali avevano iscritto i propri cani, anche se questi poi non furono presentati. Per quanto riguarda le manifestazioni internazionali, l’Enci segnalerà i concorrenti insolventi alla FCI che provvederà a pubblicare i nominativi.

Art. 18 – L’Enci, sulla scorta degli accertamenti di sua competenza e in base alle denunce formulate dai Comitati Organizzatori di manifestazioni riconosciute, terra’ aggiornata la lista delle persone sospese, espulse o squalificate, provvedendo a trasmetterla alle segreterie delle altre manifestazioni successive, le quali sono obbligate a respingere le iscrizioni dei cani i cui proprietari risultino compresi negli elenchi suddetti. Qualora tale disposizione non venisse osservata l’Enci si riserva di adottare, a mezzo dei propri organi competenti gravi sanzioni disciplinari a carico dei responsabili.

CAPITOLO 3
QUALIFICHE, CLASSIFICHE, DISTINZIONI SPECIALI

Art. 19 – Solo i cani regolarmente iscritti e il cui nome figura elencato nel Catalogo Ufficiale di una manifestazione riconosciuta possono essere sottoposti a giudizio. A ciascuno di essi, sempre che non venga ritirato dal presentatore prima dell’inizio del giudizio, verrà assegnata di regola una qualifica la quale rappresenta la sintesi di valutazione fatta dal giudice. La qualifica non sarà tuttavia assegnata ai soggetti ritenuti insufficienti e, come tali, non qualificabili, ne a quelli che nelle prove con cani da caccia, per mancanza di incontri per la selvaggina o per altre cause, non abbiano potuto fornire la dimostrazione della loro capacita’. Nelle manifestazioni riconosciute dall’Enci dovranno essere assegnate solamente le seguenti qualifiche: Eccellente (Ecc.); Molto Buono (M.B.); Buono (B); Abbastanza Buono (A.B.). Il valore e il significato delle suddette qualifiche saranno dettagliatamente precisati nei regolamenti speciali. In base alle qualifiche assegnate i Giudici provvederanno poi, per ciascuna classe o prova giudicata, ad eseguire la classifica in ordine di merito dei soggetti giudicati nei limiti previsti dai regolamenti speciali. Nelle prove di lavoro i Giudici potranno altresì assegnare anche i seguenti certificati:
– CQN (Certificato di qualità naturali) – può essere rilasciato solo in prove a un cane che avendo dato prova di eccellenti qualità naturali non sia stato classificato dal Giudice per errori dovuti a mancanza di addestramento. Per le razze di utilità può essere rilasciato solo nelle classi Avv. E IPO1.
– CICL (Certificato di iscrizione alla classe lavoro) – certifica che il soggetto ha dimostrato di essere in possesso delle qualità naturali idonee a consentirne l’impiego pratico nell’esercizio venatorio. Può essere assegnato solo in prove per cani da caccia.
– CAL (certificato di attitudine al lavoro) – certifica che il soggetto ha dimostrato di avere carattere idoneo e di essere in possesso delle qualità naturali che ne consentono l’impiego pratico. Può essere assegnato solo in prove per i cani di utilità.

Art. 20 – Nelle manifestazioni riconosciute come internazionali i Giudici sono autorizzati a proporre l’assegnazione dei seguenti certificati:
– CACIB (Certificato di attitudine al campionato internazionale di bellezza) – ha, a livello internazionale, la stessa funzione del CAC. Può essere rilasciato solo in esposizioni a carattere internazionale.
– Riserva di CACIB – segue nella graduatoria generale il titolare del CACIB. Ha le stesse funzioni di riserva di CAC. Può essere assegnato solo in esposizioni a carattere internazionale.
– CACIT (Certificato di attitudine al campionato internazionale di Lavoro) – ha le stesse funzioni del CAC e può essere rilasciato solo in prove a carattere internazionale.
– Riserva di CACIT – segue nella graduatoria generale il titolare del CACIT. Ha le stesse funzioni di riserva di CAC. Può essere assegnato solo in prove a carattere internazionale.
Analogamente nelle manifestazioni riconosciute come nazionali (ed anche in quelle internazionali) i Giudici sono autorizzati a rilasciare i seguenti certificati:
– CAC (Certificato di attitudine al campionato) – è un certificato nazionale che attesta che il soggetto cui viene assegnato possiede caratteristiche e qualità tali da rispecchiare lo standard ideale della razza cui appartiene.
– Riserva di CAC – ha lo stesso significato e valore tecnico del CAC e può essere assegnato al soggetto che – avendone le caratteristiche e le qualità – segue immediatamente in graduatoria quello cui il CAC è stato attribuito. Possono essere assegnate due riserve di CAC la prima e la seconda.
Le norme che sovrintendono al rilascio di tali certificati sono diverse a seconda del tipo della manifestazione; esse sono più dettagliatamente indicate nei regolamenti speciali che disciplinano le diverse manifestazioni.

Art. 21 – Solo i certificati, le qualifiche, le classifiche, le premiazioni e le distinzioni speciali conseguiti in manifestazioni riconosciute dall’ Enci sono considerati validi da quest’ultimo e possono essere citati e inseriti in pubblicazioni ufficiali italiane e straniere.

Art. 22 – I premi posti in palio nelle manifestazioni riconosciute possono essere assegnati in base alle qualifiche oppure in base alle classifiche dei soggetti partecipanti. Le norme circa l’assegnazione dei premi, la loro destinazione, la loro entità sono indicate nei Regolamenti Speciali e dovranno essere sempre specificate nei cataloghi. I premi dovranno essere consegnati ai vincitori nel corso della manifestazione oppure, qualora tale consegna per qualsiasi motivo non avesse potuto aver luogo, dovranno venire spediti a cura del Comitato Organizzatore agli aventi diritto entro la settimana successiva, fatta eccezione per quei casi in cui sia stato avanzato reclamo.

Art. 23 – Premi d’onore sono quelli offerti dalle alte autorità dello Stato, del Governo, della Regione, della Provincia o del Comune, ecc., oppure dal Presidente o dal Consiglio Direttivo dell’Enci o quelli offerti dal Comitato Organizzatore o dai propri componenti e da esso designati come tali. Premi speciali sono quelli offerti dal Comitato Organizzatore o da altri enti o privati donatori. I premi d’onore non possono essere assegnati che a cani qualificati eccellenti nelle esposizioni e almeno molto buono nelle prove e nelle corse. I premi speciali non possono essere assegnati che a cani qualificati almeno molto buono sia nelle esposizioni che nelle prove e corse. Lo stesso espositore potrà ritirare più premi d’onore o premi speciali, anche se assegnati allo stesso soggetto.

Art. 24 – Gli Enti Organizzatori di una manifestazione canina riconosciuta dovranno consegnare al Delegato dell’Enci, oppure inviare alla sede dell’Enci, entro 5 gg. Dalla chiusura della manifestazione, almeno 4 copie del catalogo. In una di tali copie dovranno pure essere cancellati i cani iscritti ma assenti dalla manifestazione, e corretti gli eventuali errori di stampa.
CERTIFICATI DI ATTITUDINE AL CAMPIONATO (CAC)

Art. 25 – La proclamazione di un cane a Campione Italiano è sempre subordinata al conseguimento da parte del medesimo di un certo numero di certificati di attitudine al campionato (CAC), in esposizioni e prove di lavoro riconosciute dall’Enci e nelle quali sia stato da quest’ultimo preventivamente autorizzato il rilascio di tali certificati. I CAC pertanto possono essere conferiti sia per la bellezza dei cani (esposizioni) sia per la loro capacita’ sul lavoro (prove). I primi portano il soggetto che li ha guadagnati al campionato di bellezza gli altri a quello di lavoro.

RILASCIO DEI CAC E DELLE RISERVE DI CAC

Art. 26 – Nelle esposizioni canine riconosciute dall’Enci, i Giudici hanno la facoltà di assegnare un CAC (Certificato di attitudine al campionato) al miglior soggetto maschio ed uno al miglior soggetto femmina, qualificato “eccellente” e classificato “primo”, nella classe in cui è in palio tale titolo, per ciascuna delle razze indicate nell’elenco ufficiale della FCI e per la quale è prevista l’attribuzione del CACIB. Quando una razza è suddivisa in più varietà, i CAC possono essere assegnati in ciascuna delle varietà indicate nell’elenco limitatamente alle seguenti razze: Dobermann, boxer, alani, segugi del Giura, bracchi italiani, spinoni italiani, epagneul breton, barboni grande mole, barboni media mole, barboni nani. Per ogni CAC rilasciato il Giudice ha la facoltà di assegnare una riserva di CAC al concorrente non ancora proclamato campione che segue nella graduatoria generale il titolare del CAC purchè anch’esso naturalmente meriti tale certificato. Questa riserva di CAC verrà ad acquistare presso l’Enci e a favore del cane che l’ha conseguita lo stesso valore di un CAC ufficiale allorché il vincitore del CAC avendo già ricevuto in precedenza un altro di tali certificati dal medesimo giudice, non abbia più bisogno di quello dell’esposizione in corso, oppure quando il Cac assegnatogli non dovesse, per qualsiasi altro motivo, essere convalidato dall’Enci.

Art. 27 – Nelle prove di lavoro i CAC possono invece essere concessi dai Giudici a un solo soggetto per ogni prova nella quale l’Enci abbia autorizzato il rilascio di tale certificato. Pertanto i Giudici delle prove di lavoro non faranno alcuna distinzione di sesso fra i concorrenti ma potranno indifferentemente concedere il CAC a un maschio oppure a una femmina purchè abbia conseguito la qualifica di eccellente, sia stato classificato al primo posto nella graduatoria finale della prova e meriti veramente di essere segnalato per la proclamazione a Campione Italiano di Lavoro. Nelle prove di lavoro il Giudice potrà rilasciare due riserve di CAC ai cani, con qualifica eccellente, che seguono in classifica il vincitore del CAC e che meritano anch’essi tale certificato. La “prima riserva del CAC” acquisterà presso l’Enci valore di CAC ufficiale allorché il vincitore del CAC, per essere già stato proclamato Campione Italiano di Lavoro oppure per avere già ottenuto in precedenza altri CAC in numero sufficiente per essere proclamato tale, non abbia più bisogno del CAC della prova in corso; o anche se il CAC rilasciato in quest’ ultima non dovesse, per qualsiasi motivo, essere convalidato dall’Enci. La “seconda riserva del CAC” acquisterà il valore di CAC ufficiale solo se entrambi i cani vincitori del CAC e della prima riserva di CAC si trovassero nelle condizioni suddette. Siccome non in tutte le prove comprese nel programma di una manifestazione l’Enci potra’ porre in palio il CAC, è necessario che gli organizzatori delle prove abbiano a ben precisare sui programmi le prove in cui i Giudici sono autorizzati a rilasciarle.

Art. 28 – Per ogni CAC e riserva di CAC rilasciati in esposizione o in prove il Giudice dovrà compilare gli appositi cartellini del tipo prescritto dall’Enci e consegnarli ai presentatori dei cani cui sono stati assegnati. Resta comunque ben precisato che il rilascio dei CAC e delle riserve di CAC sia in esposizione che in prove, è sempre lasciato alla facoltà e alla discrezione del Giudice che nella manifestazione in atto ha giudicato i concorrenti e ha formulato le classifiche e le qualifiche dei medesimi. Nessun obbligo ha pertanto il Giudice di concedere tali certificati a soggetti, anche se qualificati eccellenti e classificati al primo posto assoluto, che egli non ritenga meritevoli di tali distinzioni con le quali viene di fatto ad assumersi la personale responsabilità di segnalare all’Enci i cani meritevoli della proclamazione a Campione Italiano.

CAPITOLO 4
IL CAMPIONATO ITALIANO

I CAMPIONI

Art. 29 – Il Consiglio Direttivo dell’Enci puo’ conferire con propria deliberazione i seguenti titoli di Campione Italiano:
a) Campione di Bellezza – Camp. B (per tutte le razze riconosciute dalla FCI).
b) Campioni di Lavoro – Camp. L (per tutte le razze ammesse in Italia alle prove di lavoro).
c) Campione Trialer – Camp. L.T. (solo per le razze inglesi da ferma ammesse alle prove a grande cerca).
d) Campione Assoluto – Camp. Ass. (per tutte le razze ammesse in Italia alle prove di lavoro).
e) Campione Riproduttore – (per tutte le razze riconosciute dalla FCI).
f) Campione Sociale – (per tutte le razze che hanno acquisito tale titolo in base al regolamento approvato dalle rispettive associazioni specializzate e preventivamente approvato dall’Enci).
Per i cani delle razze estere il titolo di Campione Italiano può essere assegnato soltanto a soggetti iscritti nel LOI o in libri esteri equivalenti. In quest’ultimo caso i cani debbono pero’ risultare di proprietà di persone residenti all’estero e la loro origine pura deve essere dimostrata con l’iscrizione in libri riconosciuti dall’Enci anche dei genitori, nonni e bisnonni. I cani posseduti da persone residenti in Italia, prima della loro proclamazione a campioni, debbono essere obbligatoriamente iscritti nel LOI. Per i cani delle razze tipiche italiane, il titolo di campione puo’ essere invece assegnato anche a soggetti iscritti nel LIR. I cani delle razze tipiche italiane gia’ iscritti nel LIR, se proclamati campioni di bellezza, acquistano il diritto di essere iscritti nel LOI.

CAMPIONI ITALIANI DI BELLEZZA

Art. 30 – Il Consiglio Direttivo dell’Enci ratificherà la proclamazione a Campione Italiano di Bellezza dei cani che nel corso della loro carriera abbiano ottenuto in manifestazioni svoltesi in Italia e riconosciute dall’Enci i seguenti titoli:
– per le razze sottoposte a prove di lavoro e non rappresentate da una associazione specializzata:
5 CAC in classe lavoro di cui almeno due acquisiti in esposizioni internazionali. I titoli dovranno essere rilasciati da almeno 4 giudici diversi;
– per le razze sottoposte a prove di lavoro e rappresentate da un’associazione specializzata:
4 CAC ed un primo eccellente in classe lavoro in un raduno o mostra speciale. Almeno due dei quattro CAC dovranno essere conseguiti in esposizioni internazionali. I titoli dovranno essere rilasciati da almeno 4 giudici diversi;
– per le razze non sottoposte a prove di lavoro e non rappresentate da un’associazione specializzata:
6 CAC in classe libera di cui almeno 2 acquisiti in esposizioni internazionali. I titoli dovranno essere rilasciati da almeno 5 giudici diversi;
– per le razze non sottoposte a prove di lavoro e rappresentate da un’associazione specializzata:
4 CAC e due primo Ecc. in classe libera in raduno o mostra speciale. Almeno due dei 4 CAC dovranno essere conseguiti in esposizioni internazionali. I titoli dovranno essere rilasciati da almeno 5 giudici diversi.
Oltre ai titoli sopra indicati i soggetti appartenenti alle razze sottoposte a prove di lavoro dovranno aver conseguito almeno un titolo di lavoro, come appresso indicato (salvo diversa disposizione della competente associazione specializzata):
a) Per le razze da caccia: una qualifica o il CQN in prove riconosciute in cui sia in palio il CAC; oppure il CICL qualora i giudici di detta prova siano stati designati dal Consiglio Direttivo dell’Enci;
b) Per le razze di utilità almeno la qualifica di “buono” in IPO1 e nel primo brevetto (purchè abbia ottenuto almeno il 70% in pista ed obbedienza e l’80% in difesa), il CAL, i brevetti Enci n° 1 e 2 e il CQN. Il CQN ha lo stesso valore del CAL 1,2, 3 per le razze per le quali è previsto il conseguimento di questi certificati ai fini del campionato italiano di bellezza e per l’iscrizione in classe lavoro. Il CICL il CAL ed i brevetti Enci n° 1 e 2 possono essere rilasciati solo in prove organizzate dalle associazioni specializzate previa autorizzazione del Consiglio Direttivo dell’Enci che convalida la giuria. Disposizioni diverse sono vigenti per le seguenti razze: Pastori Tedeschi: almeno il conseguimento del brevetto Enci n° 1 per la definitiva proclamazione a Campione Italiano di Bellezza è obbligatorio essere in possesso della “Selezione SAS”.
Pastori Belgi: almeno il CAL2.
Bovari delle Fiandre: almeno il CAL 2 sia per classe lavoro che per la proclamazione Campione Italiano di Bellezza.
Boxer: almeno il CAL3. Per la definitiva proclamazione a Campione Italiano di Bellezza è obbligatorio essere in possesso della “selezione BCI”.
Dobermann: almeno il brevetto Enci n° 2. Per la definiva proclamazione a Campione Italiano di Bellezza è obbligatorio essere in possesso
Rottweiler: almeno il brevetto Enci n° 2.
Riesenschnauzer: almeno il CAL2.
Segugi italiani ed esteri (esclusi bloodhounds, bassetthounds, bavaresi ed annoveriani): almeno la qualifica individuale di “molto buono”.
Cane da ferma tedesco Kurzhaar: almeno “molto buono” o CQN.
Griffoni a pelo duro Korthals: almeno “molto buono” o CQN.
Epagneuls bretons: almeno “molto buono” o CQN.
Bracchi italiani: almeno “molto buono” o CQN.
Spinoni italiani: almeno “molto buono”.
Pointers: almeno “molto buono” o CQN se conseguito in prove classiche su starne o a grande cerca.
Setters: almeno “molto buono” o CQN se conseguito in prove classiche su starne o a grande cerca.
Spaniels: almeno “buono” o CQN.
Springers spaniel inglesi: almeno “buono” o CQN.
Le prove di lavoro utili per il campionato italiano di bellezza devono essere conseguite in Italia. I soggetti nati in Italia o di proprietà di cittadini residenti in Italia dovranno superare la prova di qualificazione richiesta dalla società speciale ed approvata dall’Enci per aderire al titolo di Campione Italiano di Bellezza.
Se i soggetti sono di proprietà di cittadini stranieri o se sono stati importati in Italia dopo aver superato all’estero una prova corrispondente al titolo italiano, tale prova è ritenuta valida. Il proprietario del cane aspirante campione è tenuto a presentare all’Enci richiesta di proclamazione entro 2 mesi dal conseguimento dell’ultimo titolo utile. La proclamazione a campione potrà anche avvenire d’ufficio.

NORMA TRANSITORIA

Art. 31 – I soggetti che hanno iniziato la loro carriera precedentemente all’1.1.1984 per la proclamazione a campione dovranno ottenere almeno due dei titoli richiesti successivamente a tale data.

CAMPIONI ITALIANI DI LAVORO

Art. 32 – Il Consiglio Direttivo dell’Enci procederà alla proclamazione a Campione Italiano di Lavoro dei cani che nel corso della loro carriera abbiano ottenuto in manifestazioni svoltesi in Italia e riconosciute dall’Enci le seguenti distinzioni:
a) se appartengono a razze da ferma:
3 CAC di cui almeno uno in prova su starne e non più di uno in prova classica su quaglie.
Il titolo può essere inoltre concesso ai soggetti che hanno ottenuto tre CAC in prove su selvaggina naturale ed almeno un “Eccellente” in prove su starne. Qualifica di almeno “molto buono” ottenuta in una esposizione nazionale o internazionale. Ove esiste la società speciale, la qualifica di “molto buono” dovrà essere conseguita in mostra speciale o raduno di razza.
b) Se appartengono alle razze Spaniels:
3 CAC in prove di cui non più di uno ottenuto in prove con riporto a freddo. Qualifica di almeno “molto buono” ottenuta in una mostra speciale o raduno di razza.
c) Se appartengono alle razze terriers, bassotti, seguita e retrievers:
3 CAC in prove e la qualifica di almeno “molto buono” ottenuta in una mostra speciale o raduno di razza. Per le razze da seguita specializzate sul cinghiale: due CAC ed un “eccellente” sempre in terreno libero oltre alla qualifica di almeno “molto buono” come sopra.
d) Se appartengono alle razze da pastore, guardia, difesa e utilità:
3 CAC di cui almeno uno in Ipo 3 oltre alla qualifica di almeno “molto buono” ottenuta in una esposizione nazionale o internazionale. Ove esista la società specializzata, la qualifica di “molto buono” dovrà essere conseguita in mostra speciale o raduno di razza.
Per tutte le razze da caccia un solo CAC in “giovani” è ammesso tra quelli validi per il conseguimento del titolo di campione. Un soggetto femmina potrà usufruire di un solo CAC su selvaggina naturale rilasciato in prove a loro riservate.

CAMPIONI TRIALERS

Art. 33 – I cani delle razze inglesi da ferma verranno proclamati dall’Enci campioni trialers allorché abbiano conseguito:
2 CAC in prove a grande cerca oltre alla qualifica di almeno “molto buono” ottenuta in una mostra speciale o raduno di razza.
Di tali CAC ne è ammesso uno soltanto ottenuto in prova giovani.
CAMPIONI ASSOLUTI

Art. 34 – Un cane delle razze sottoposte in Italia a prove di lavoro che abbia ottenuto entrambi i titoli di Campione di Bellezza e Lavoro (oppure di Campione Trialers), sarà proclamato dall’Enci Campione Assoluto.

CAMPIONI SOCIALI

Art- 35 – Sono campioni sociali i cani che tali titoli hanno acquisito in base al regolamento stilato dalle rispettive associazioni specializzate e preventivamente approvato dall’Enci.

CAMPIONI RIPRODUTTORI

Art. 36 – Un cane potrà essere proclamato dall’Enci Campione Riproduttore, eventualmente anche alla memoria, qualora accoppiato almeno con due individui diversi abbia prodotto:
– tre campioni italiani di bellezza, oppure
– due campioni italiani di lavoro, oppure
– sei soggetti diversi qualificati “eccellente” in esposizione o raduno, oppure
– tre soggetti diversi qualificati “eccellente” in prove, oppure
– quattro soggetti diversi qualificati “eccellente” di cui due qualificati “eccellente in esposizione o raduno e due qualificati “eccellente” in prove.

Art. 37 – Per la proclamazione a campione italiano il proprietario del cane aspirante campione è tenuto a presentare all’Enci la domanda di proclamazione entro due mesi dal conseguimento dell’ultimo titolo utile. La proclamazione potrà avvenire anche d’ufficio. Sulla domanda dovranno essere indicati i titoli validi con i nomi dei giudici, la località, la data allegando inoltre fotocopia del certificato di iscrizione e del libretto delle qualifiche.

Art. 38 – Il nome dei cani proclamati campione verrà pubblicato sull’organo ufficiale dell’Enci. I soggetti aventi diritto al titolo di campione verranno registrati come tali anche nel Loi e nel Lir ove al loro nome d’iscrizione verrà fatta precedere la denominazione abbreviata “Camp” accompagnata dalle seguenti sigle: “B” se il cane è campione di bellezza; “L” se il cane è campione di lavoro; “LT” se è campione trialer; “ASS” se è campione assoluto; “S” se è campione sociale e “R” se è campione riproduttore.

GIOVANE PROMESSA ENCI

Art. 39 – L’Enci rilascerà ufficialmente il titolo a quei cani che nell’arco di tempo previsto dal regolamento si siano classificati “primo eccellente” in classe giovani sino a totalizzare 30 punti in base al calcolo seguente:
primo eccellente in esposizioni internazionali PUNTI 5.
Primo eccellente in esposizioni nazionali o raduni PUNTI 3.

Art. 40 – Sono riconosciuti in Italia anche i titoli di campione nazionale rilasciati da società estere aderenti alla Federazione Citologica Internazionale. Alla sigla corrispondente si aggiungerà in tal caso il nome del paese nel quale il titolo fu conseguito.
CAMPIONATO INTERNAZIONALE

Art. 41 – Il rilascio del titolo di Campione Internazionale è disciplinato invece dai regolamenti della Federazione Cinologica Internazionale. In Italia i giudici sono autorizzati a proporre in base ai regolamenti suddetti, i CACIB (certificati di attitudine al campionato internazionale di bellezza), le riserve di CACIB, i CACIT (certificati di attitudine al campionato internazionale di lavoro) e le riserve di CACIT ma solo in manifestazioni internazionali riconosciute come tali dall’Enci e dalla FCI e secondo quanto è meglio precisato nel regolamento della FCI del quale un estratto è pubblicato in appendice al presente regolamento.

Art. 42 – Il CACIB, le riserve di CACIB, i CACIT e le riserve di CACIT hanno valore solo per il conseguimento del titolo di campione internazionale; essi non servono pertanto per il titolo di campione italiano per il quale si terra’ conto esclusivamente dei CAC e delle qualifiche rilasciate nelle manifestazioni svoltesi in Italia e riconosciute dall’Enci.

TROFEO ANNUALE DI ALLEVAMENTO

Art. 43 – Possono concorrere tutti gli allevatori italiani titolari di affisso. L’allevatore può conteggiare le qualifiche conseguite in manifestazioni italiane ed estere riconosciute dalla FCI. Le stesse ottenute contemporaneamente dal soggetto (es. Ecc. CAC., CACIB o Ecc. CAC, CACIT) non sono cumulabili. L’allevatore non può concorrere con soggetti di razze diverse. I risultati devono essere inviati all’Enci entro il 31 dicembre con la fotocopia del libretto delle qualifiche. Il trofeo sarà consegnato ogni anno in occasione dell’assemblea generale dei soci. L’allevatore sospeso dalla commissione di disciplina non potrà concorrere sino al termine della sanzione.
Esposizioni (Int., Naz., raduni)
1) Cani da pastore e bovari (esclusi bovari svizzeri)
2) Cani di tipo Pinscher e Schnauzer, molossoidi e bovari svizzeri
3) Terrier
4) Bassotti
5) Cani di tipo Spitz e di tipo primitivo
6) Segugi e cani per pista di sangue
7) Cani da ferma continentali
8) Cani da ferma britannici, da riporto, da cerca e da acqua
9) Cani da compagnia
10) Levrieri
Vengono premiati i primi due allevatori che con un minimo di 5 soggetti col proprio affisso, anche se di altrui proprietà, hanno conseguito il maggior punteggio in base alla seguente tabella:
ECC. CAC, CACIB punti 6
ECC CAC punti 4
1° ECC in raduno (libera o lavoro per razze sottoposte a prove) punti 4
ECC RIS CAC, RIS CACIB punti 3
ECC 1° campioni punti 2
ECC punti 1
Ogni allevatore può conteggiare per ogni soggetto, soltanto il miglior risultato rilasciato da ogni giudice a parità di punteggio viene assegnato all’allevamento che lo ha conseguito con il minor numero di cani.
Prove (CAC in palio)
1) Cani da Pastore: a) militari; b) civili
2) Cani di tipo Pinscher e Schnauzer
3) Terrier
4) Bassotti
5) Segugi e cani per pista di sangue
6) Cani da ferma continentali italiani
7) Cani da ferma continentali esteri
8) Cani da ferma britannici
9) Cani da riporto e spaniels
Vengono premiati i primi due allevatori che con un minimo di tre soggetti col proprio affisso, anche se di altrui proprietà, hanno conseguito il maggior punteggio in base alla seguente tabella:
ECC. CAC, CACIT punti 6
ECC. CAC punti 4
ECC. RIS CAC, RIS CACIT punti 3
ECC punti 2
M.B e CQN punti 1
Per i cani da Pastore e di tipo Pinscher e Schnauzer, l’allevatore può conteggiare le qualifiche ottenute in IPO 1, 2,3 e nei brevetti 1,2,3.
A parità di punteggio viene assegnato all’allevamento che lo ha conseguito con il minor numero di cani.

CAPITOLO 5
NORME AGGIUNTIVE

AFFISSIONE DEI REGOLAMENTI

ART. 44 – Presso la segreteria di ogni manifestazione riconosciuta deve essere tenuta a disposizione del pubblico una copia del presente regolamento nonché del regolamento speciale che disciplina la manifestazione in corso.
Varie

ART.45 – Tutti i casi non previsti dal presente regolamento e da quelli speciali per le diverse manifestazioni canine riconosciute dall’Enci, saranno esaminati e risolti inapellabilmente dal consiglio direttivo dell’Enci.

CAPITOLO 6
LE RAZZE CANINE RICONOSCIUTE

ART.46 – Nelle esposizioni canine riconosciute dall’Enci, i giudici hanno la facoltà di assegnare un CAC (certificato di attitudine al campionato) al miglior soggetto maschio ed uno al miglior soggetto femmina, qualificato “eccellente” e classificato “1”, nella classe in cui è in palio tale titolo, per ciascuna delle razze indicate nell’elenco ufficiale della FCI e per la quale è prevista l’attribuzione del CACIB.
Quando una razza è suddivisa in più varietà, il CAC possono essere assegnati in ciascuna delle varietà indicate nell’elenco limitatamente alle seguenti razze: Dobermann, Boxer, Alani, Segugi del Giura, Bracchi italiani, Spinoni italiani, Epagneul Breton, Barboni grande mole, Barboni media mole, barboni nani.
Il CACIB(Certificato di attitudine al campionato internazionale di bellezza) può essere assegnato, nell’esposizioni internazionali, sia al miglior maschio sia alla migliore femmina, ponendo a confronto i soggetti qualificati “Eccellenti” e classificati “primi” nelle classi campione, libera e lavoro. Il cacib è unico sia per i maschi che per le femmine, anche quando le razze risultano suddivise in varietà nell’elenco ufficiale.
Per ogni CAC e per ogni CACIB i giudici possono assegnare una riserva. Nell’esposizioni internazionali, quando viene assegnato il CAC deve essere parimenti assegnato il CACIB.
Il premio “migliore di razza”, viene assegnato dal giudice , con i seguenti criteri:
– nell’esposizioni nazionali un solo premio dopo avere messo a confronto i soggetti qualificati “Eccellente” e classificati “primo” nelle classi campione, libera, lavoro e giovani senza tenere conto delle distinzioni per varietà.
– Nelle esposizioni internazionali un solo premio dopo aver messo a confronto i soggetti che hanno ottenuto i CACIB ed il “primo eccellente” in classe giovani.
Non può ottenere il diritto a partecipare all’assegnazione dei premi di onore nei raggruppamenti un soggetto qualificato “eccellente” e classificato “primo”nelle classi Campione, Libera, Lavoro, nel caso in cui non abbia ottenuto il CACIB.
Nelle razze suddivise in più varietà il premio per il “Migliore di Razza” è comunque sempre unico.
Il nome di ogni razza è seguito dalla sigla del paese di provenienza.
Sono altresì contrassegnati da un asterisco (*) le razze che sono sottoposte a prove di lavoro per il conseguimento del campionato italiano di bellezza e da un tondino (°) le razze sottoposte a prove di lavoro per la proclamazione a campione internazionale di bellezza.

ESTRATTO DEL REGOLAMENTO DELLA F.C.I.
MANIFESTAZIONI INTERNAZIONALI

ART. 8 – Solo le esposizioni aperte a tutte le razze canine e le prove internazionali, per le quali la F.C.I.
autorizza il rilascio dei certificati dì attitudine al campionato Internazionale, possono essere poste sotto il patronato della F.C.I.
1 cani monorchidi o criptorchidi e quelli affetti di atrofia testicolare non sono ammessi alle esposizioni e alle prove.
Esposizioni
La F.C.I. concede a ogni Paese membro un minimo di quattro esposizioni a CACIB. 1 Paesi hanno la facoltà di sollecitare un CACIB supplementare per ogni quota intera di 5.000 cani Iscritti nel Libri delle Origini del Paese richiedente. Il numero dei cani iscritti verrà comunicato in buona fede dai Paesi federati.
Il calendario delle esposizioni, nelle quali viene messo in competizione il CACIB, viene stabilito di anno in anno dalla F.C.I. Ne deriva che ogni Paese dovrà fornire alla FCI le seguenti informazioni:
– prima dei l° dicembre di ogni anno le date e le località scelte per le esposizioni internazionali che avranno luogo nel corso del primo semestre dell’anno successivo;
– prima del l° maggio le date e le località scelte per il secondo semestre dell’anno in corso.
Nel caso che le domande arrivino in ritardo, è la precedenza che decide.
1 Paesi limitrofi dovranno cercare di mettersi d’accordo, per quanto possibile, al fine di non danneggiarsi reciprocamente con le loro esposizioni. In ogni modo. due esposizioni a CACIB in due Paesi vicini potranno essere organizzate soltanto se tra le due località vi è una distanza di circa 300 km. 1 casi di forza maggiore saranno decisi dal segretario generale.
Prove
In ciascun Paese rappresentato nella FCI, questa concede ogni anno il proprio patronato alle prove, per ciascuna razza ammessa al campionato internazionale di lavoro.
Gli organismi nazionali riconosciuti hanno il diritto di richiedere il rilascio dei CACIT per le prove di lavoro delle razze di utilità e da caccia.
Le prove si terranno secondo i regolamenti specifici approvati dalla FCI in accordo con le caratteristiche dì lavoro proprie a ciascuna razza.
Le richieste di patronato dovranno essere indirizzate alla FCI da parte degli enti dirigenti di ciascun paese, almeno sei settimane prima della data fissata per lo svolgimento della prova.
L’ente dirigente centrale, che si trovi nell’impossibilità di organizzare sul proprio territorio determinate prove di lavoro, è autorizzato dalla FCI ad organizzarle sul territorio di un altro Paese, direttamente o tramite una società a lui affiliata, purché abbia ottenuto in precedenza l’accordo dell’ente cinofilo di tale Paese. Quest’ultima è libero di concedere o rifiutare tale autorizzazione, come pure di subordinarla alle condizioni che giudichi opportune. L’accordo deve essere notificato alla FCI unicamente alla richiesta di messa in competizione del CACIT.
Le prove sono organizzate sotto la responsabilità totale, sia legale che finanziaria, del Paese organizzatore ed
in conformità ai suoi regolamenti ed alle sue disposizioni.

ART. 9

CAMPIONATO INTERNAZIONALE DI BELLEZZA DELLA FCI
(Per tutte le razze senza distinzione)
A. Razze non sottoposte a prova di lavoro
Per ricevere il titolo di campioni internazionali di bellezza i cani appartenenti a tali razze dovranno aver ottenuto i seguenti requisiti:
– quattro certificati di attitudine al campionato internazionale di bellezza (CACIB) in tre diverse nazioni e da almeno tre giudici differenti, qualunque sia il numero dei concorrenti.
– uno di questi quattro certificati di attitudine al campionato Internazionale di bellezza (CACIB) deve essere ottenuto nel Paese di residenza del proprietario o nel Paese d’origine della razza. E’ consentita un’eccezione per le piccole nazioni, nelle quali le esposizioni sono poche, che potranno scegliere un altro paese vicino ove tale CACIB potrà essere ottenuto.
B. Razze sottoposte a prova di lavoro
Per ricevere il titolo di campioni internazionali di bellezza i cani appartenenti a tali razze dovranno aver ottenuto i seguenti requisito:
– in due diversi Paesi e da due giudici differenti, due certificati di attitudine al campionato internazionali di bellezza (CACIB), qualunque sia il numero dei concorrenti.
– almeno un terzo premio, o la qualifica di « Buono-a, in una prova di lavoro nella quale sia stato messa in palio il certificato di attitudini al Campionato nazionale (CAC). Tuttavia, se la prova è giudicata con un punteggio, i premi non vengono presi in considerazione ed il soggetto deve aver ottenuto almeno il 75% del numero di punti.
Eccezioni:
1. Bassotti (Teckel) devono aver ottenuto i 2/3 dei punti. oppure un terzo in una prova in tana o con un premio in una prova VP (prova multipla) con spurlaut (condotta a voce su lepre).
2. Razze di utilità: vedi regolamento internazionale per cani di utilità.
C) Norme Comuni alle categorie A e B
1 CACIB sono posti in competizione, esposizioni Internazionali patrocinate dalla FCI, per tutte le razze nelle seguenti classi: classe campioni, classe lavoro e classe libera. Il CACIB può essere concesso soltanto al più bel cane di tutte le classi riunite (ad esclusione della classe giovani), ed alla più bella cagna, di tutte le classi riuniti (ad esclusione della classe giovani) di ciascuna razza. a condizione che tali soggetti siano di qualità eccezionali e di età superiore ai 15 mesi il giorno di inizio dei giudizi nell’esposizione in cui sono rilasciati.
Quando una razza è divisa in diverse varietà che differiscono tra di loro per peso, o per il colore del mantello, oppure per la qualità del pelo ecc., l’Assemblea Generale della FCI decide se si deve mettere in competizione un CACIB per tutte le varietà riunite oppure diversi CACIB.
In caso di contestazione o di dubbio il Comitato della FCI decide insindacabilmente dopo aver consultato il Paese d’origine della razza e la commissione degli standards.
Per ottenere l’omologazione del titolo occorre che sia trascorso un intervallo almeno un anno ed un giorno tra prima e l’ultima distinzione che dà diritto al campionato.

CAMPIONATO INTERNAZIONALE DI LAVORO DELLA FCI
(Riservato alle razze canine di caccia e di utilità per le quali si svolgono prove di lavoro sotto il patronato della FCI)
L’elenco delle razze e delle prove è stabilito dall’assemblea generale della FCI.
Per ottenere il titolo di campione internazionale di lavoro un cane deve aver conseguito:
– a qualsiasi età, due certificati di attitudine al campionato internazionale di lavoro (CACIT), ottenuti in due diversi Paesi e conseguenti a due primi premi in prove Internazionali patrocinate dalla FCI.
– Per Il campionato internazionale di lavoro, la riserva di CACIT sarà considerata valida, purché Il CACIT sia stato assegnato ad un soggetto già proclamato campione Internazionale di lavoro.
– All’età minima di quindici mesi, in un’esposizione Internazionale o In un’esposizione nazionale con CAC, almeno la qualifica di «Molto Buono» oppure, nei Paesi dove Il rilascio delle qualifiche non è adottato, almeno Il secondo posto In classe lavoro o in classe libera.
Il CACIT non potrà essere rilasciato che a quei cani che abbiano dimostrato sul lavoro qualità eccezionali, durante lo svolgimento di prove aperte a cani di qualsiasi età in cui maschi e femmine concorrono insieme.
Per ogni gara non può essere rilasciato più di un CACIT.
Eccezioni:
Per le razze di utilità: vedi il Regolamento Internazionale per i cani di utilità.
Bassotti (Teckel)
Per ottenere il titolo di campione Internazionale dì lavoro un bassotto deve aver ottenuto i seguenti titoli:
– 2 CACIT in tana artificiale su volpe (Bauhundfuchskunst) (BHKF) In due Paesi diversi ed un terzo premio in una prova “multipla” (Vielseìtigkeitsprufung) (VP). oppure una prova su lepre.
– Oppure 2 CACIT in una prova “multipla” (VP) in due diversi Paesi ed un terzo premio in una prova in tana artificiale su volpe (BmKF).
– 1 CACIT in una prova in tana artificiale su volpe (BHKF) ed 1 CACIT in una prova multipla (VP) su terreno, in due Paesi diversi.
– Disposizioni riguardanti soltanto i Kaninchenteckel: 2 Cacit In una prova in tana su coniglio (Kaninchenschieppe) ed un terzo premio in una prova su lepre.

TITOLO CUMULATIVO DI CAMPIONE INTERNAZIONALE DI LAVORO E DI BELLEZZA DELLA FCI
I cani delle razze da caccia e di utilità, per le quali sono organizzate delle prove pratiche sotto il patronato della FCI, riceveranno il doppio titolo di «Campione Internazionale di lavoro e di bellezza », quando si trovano nelle condizioni prescritte per i due campionati.

DISPOSIZIONI GENERALI
A) Se la prova ove il CACIT è posto in competizione viene giudicata a punti e due o più cani ottengono il medesimo punteggio, essi saranno classificati in ordine di merito secondo quanto dispone il regolamento del campionato nazionale del Paese ove la prova si svolge. Se il regolamento in questione non prevede tale eventualità i cani classificati ex-aecquo al primo posto saranno sottoposti a uno o a più spareggi sino a quando uno di essi non prevalga sugli altri. Quando sia possibile tali spareggi dovranno svolgersi su tutti gli esercizi dei quali è formata la prova; diversamente si svolgeranno successivamente su ciascun esercizio, secondo l’ordine del programma, e si concluderanno allorché uno dei cani avrà ottenuto un punteggi superiore a gli altri.
B) I cani dei quali non è conosciuta l’origine o il cui pédigreè è insufficiente non potranno ottenere dalla FCI l’omologazione dei CACIT e dei CACIB per essi proposti dai giudici. In ogni iscrizione di un cane nelle prove o nelle esposizioni deve essere menzionato il suo numero di registrazione in un libro delle origini riconosciuto dalla FCI.
C) I giudici avanzano le loro proposte di CACIT o di CACIB in base al merito assoluto dei cani giudicati, senza dover controllare se questi si trovano nelle condizioni prescritte, di età, d’ iscrizione nei libri delle origini ecc.
Essi possono proporre per una “Ríserva di Cacit” oppure per una “Riserva di Cacib” il cane classificato secondo, purché anch’esso sia di qualità eccezionali.
Tale proposta potrà essere avanzata solo quando tale cane sarebbe stato proposto per il Cacit oppure per il Cacib in assenza del primo.
Se il cane proposto per il Cacib o per il Cacit è già campione internazionale oppure se, per qualsiasi altra motivo non può ottenere tale distinzione (genealogia incompleta, età. ecc.) gli uffici della FCI provvederanno automaticamente ad omologare la Riserva di CACIB o la Riserva di CACIT.
L’attenzione dei giudici è richiamata sulla severità che la FCI attende da essi allorché debbono avanzare le proposte delle Riserve di CACIT o di CACIB
Tutte le proposte dei giudici sono trasmesse alla segreteria della FCI per il tramite dell’ente cinofilo nazionale competente.
D) La segreteria della FCI controlla se le condizioni regolamentari sono state osservate. In caso affermativo essa omologa le proposte dei giudici; In caso contrario l’omologazione non viene concessa.
E) Il titolo definitivo di Campione Internazionale è rilasciato dalla segreteria della FCI.
Per procedere all’omologazione del titolo di campione Internazionale la FCI dovrà aver ottenuto conferma del la purezza delle origini da parte dell’Ente cinofilo nazionale del Paese di residenza del proprietario. La FCI dovrà inoltre verificare che tra il primo e l’ultimo titolo sia trascorso almeno un anno ed un giorno, questo soltanto per il campionato internazionale di bellezza.
I CACIB assegnati agli Shar-pei potranno essere omologati soltanto qualora i soggetti abbiano almeno 3 generazioni complete nella genealogia.