Il problema di un ordinamento delle razze canine è plurise­colare.

Già gli antichi Greci (Aristotele, Senofonte, etc.) ave­vano descritto razze con particolari attitudini e molti antichi Romani si occuparono della questione (Virgilio, Arriano, Columella, etc.).

Uno schema classificativo di esempio del metodo di suddivisione romano è il seguente:

• Venatici
Sagaces (cani da traccia)
Celeres (cani da seguita)
Pugnaces (cani da attacco)
• Pastorales (cani da pastore)
• Villatici (cani da guardia)

Nel Medioevo, Albert Legrand distingue mastini, levrieri, se­gugi e cani da cerca e nei vari trattati sulla caccia del Rina­scimento sono distinte diverse razze da caccia.

Una classificazione, anche se ristretta all’ambiente britan­nico fu elaborata da John Keys (Caius) nel 1576, anche questa scritta in latino, come segue:

• Gentle kind
– Venatici
— Hounds (Leverarius, Sanguinarius, Terrarius)
— Hunting (Agaseus, Leporarius)
– Aucupiatorii
— Conforter (Lorarius, Vertigus, Canis furax)
— Fowling (Index, Acquaticus)
• Homely kind
– Canis pastorales
– Canis villaticus
– Canis cabernarius
• Currish kind
– Admonitor
– Vernerpator
– Saltator

Precedentemente si registra solo la classificazione dei Canidi di Huxley, in due gruppi: gli alope­coidi, senza stop e gli alcaoidi, con presenza di stop, nei quali veniva inserito il Canis familiaris.

Due secoli dopo (1755) Buffon elabora una classificazione basata sulla forma ed il portamento delle orecchie; riconosce 30 razze di cui 17 considerate principali e le altre derivate per incrocio. Stabilisce tre grandi categorie: cani ad orecchie rad­drizzate, ad orecchie in parte raddrizzate e ad orecchie penden­ti.

Successivamente Cuvier stabilisce una classificazione in tre categorie basata su determinate caratteristiche ossee del cranio, individuando mastini, spaniel e cani normali ed Hamilton Smith ripartisce le diverse razze i sei categorie: levrieri, mastini, segugi, cani da caccia, meticci e cani normali.

Nell’Ottocento vari studiosi, a turno, stabiliscono metodi di classificazione più o meno completi.

Cornevin si serve delle proporzioni corporee, del portamento delle orecchie, della ta­glia, delle caratteristiche del pelo. Le razze vengono quindi suddivise in tre grandi gruppi: dolicomorfi, con corpi che sem­brano stirati ed allungati, brachimorfi che sembrano compressi e mesomorfi, che rappresentano il tipo medio. A queste bisogna ag­giungere i cani con arti sproporzionati, per brevità, rispetto al tronco, gli anacolimorfi (bassotti). Vengono poi impiegate le ca­tegorie di Buffon per le orecchie e create delle sottocategorie sulla base di caratteristiche fanerotipiche (pelo e mantello), pelo corto e raso, lungo e morbido o duro. Inoltre divide gli in­dividui per taglia in giganti, medi e nani.

Contemporaneamente, in Inghilterra, J.H. Walsh (Stonehenge) compila una suddivisione in sette categorie ritornando al crite­rio della destinazione utilitaristica, tuttora utilizzato da vari enti cinofili, per classificare i vari soggetti (cani selvaggi e semiselvaggi, che cacciano in gruppo, cani domestici che cacciano a vista e catturano la preda, cani domestici che cacciano a naso, scavano e d eventualmente catturano la preda, cani domestici che cacciano a naso, scavano ma non catturano la preda, cani da pa­store, cani da guardia, razze meticcie).

Raoul Baron, in Francia, definisce le forme viventi per tre categorie principali: formato, profilo e linee di nota.

Lo studio volumetrico del formato riconosce tre tipi:
a) maggiore od ipermetrico (alani, barzoi, deerhounds, etc.);
b) medio od eumetrico (boxer, samoiedo, bracco, etc.);
c) minore od ipometrico (terriers, cani da compagnia, etc.).

Dal punto di vista anamorfico distingue:
a) i longilinei od alti da terra (altezza al garrese maggio­re della lunghezza corporea);
b) i mediolinei (altezza uguale alla lunghezza);
c) i brevilinei (altezza minore della lunghezza);
con ulteriori suddivisioni intermedie (sublongilinei, subbrevili­nei, ultra longilinei, ultrabrevilinei, etc.).

Su questa linea, nel 1965, Yves Pincemin sviluppò nei detta­gli una classificazione che teneva conto anche delle variazioni introdotte da Paul Dechambre.

Paul Dechambre raggruppa i cani secondo la sagoma di testa ed estremità proporzioni, peso, taglia e pelo.
Secondo il profilo della testa i cani vengono suddivisi in rettilinei (parallelismo di linea frontale e facciale con stop ben marcato – bracchi), convessilinei (stop rilevato, fronte con­vessa e punta del naso abbassata – barzoi), concavilinei (stop molto marcato e faccia più o meno compressa – bulldog).

Esaminan­do quindi la natura delle estremità distingue un primo tipo ad estremità sottili, muso appuntito, labbra sottili, occhi piccoli ed obliqui, stop rilevato, fronte arrotondata, orecchie triango­lari e raddrizzate (spitz). Il secondo tipo presenta estremità ispessite, faccia larga, labbra grosse, orecchie spesse, attacca­te basse e pendenti, con bozza occipitale sviluppata (blood­hound). Tra i due tipi descritti si situa un tipo intermedio ad estremità normali, cranio piatto, stop marcato, orecchie semipen­denti (bracco francese).

Quanto alle proporzioni corporee si op­pongono due tipi: i longilinei dalle forme agili e stirate (le­vrieri) ed i brevilinei dalle forme tarchiate e compresse (bul­ldogs). Le forme intermedie costituiscono i mediolinei. Le varia­zioni del pelo costituiscono i tipi a pelo raso, a pelo lungo, arricciato, abbioccolato od ondulato, a pelo duro.

Nel 1896 Pierre Megnin perfeziona la classificazione compi­lata da Cuvier settanta anni prima (1817), suddividendo le razze in quattro gruppi morfologici: lupoidi, braccoidi, molossoidi e graioidi; per ciascuno dei gruppi considera cinque fasce di ta­glia: grande, media, piccola, nana e bassotta (rispettivamente maggiore di 65 cm, tra 65 e 40 cm, tra 40 e 20 cm, minore di 20 cm e la forma bassotta che si trova esclusivamente nelle taglie piccole e nana).

Brevemente esponiamo le caratteristiche dei quattro gruppi:
a) lupoidi: testa piramidale, orecchie diritte (generalmen­te), muso stretto ed allungato, labbra piccole e serrate che non superano la base della mandibola;
b) braccoidi: testa prismatica, stop marcato, orecchie pen­denti, labbra lunghe e cadenti che superano la base della mandi­bola;
c) molossoidi: testa cuboide o rotonda, massiccia, orecchie piccole e pendenti, muso corto, labbra lunghe e spesse, corpo massiccio di taglia molto grande, arti generalmente con cinque dita davanti e dietro;
d) graioidi: testa a cono allungato, cranio stretto, orecchi piccoli coricati all’indietro o diritti, muso lungo e stretto in tutti i sensi, in linea retta con la fronte, naso aggettato e spigoloso, sporgente sulla bocca; labbra strette corte e serrate, corpo slanciato, membra sottili e ventre molto retratto.

Paul Megnin divide i cani in tre gruppi abbastanza vicini a quelli adottati dai moderni enti cinofili: cani da guardia, dife­sa ed utilità; cani da caccia, comprendenti terriers, segugi, ca­ni da ferma, spaniels e retrievers; cani da compagnia.

Giungiamo quindi alle classificazioni adottate dai vari enti cinofili moderni sulla fine del 1800: quasi tutte seguono un cri­terio di destinazione utilitaristica delle varie razze, eventual­mente integrato dal raggruppamento per tipologie strutturali o ceppi d’origine.

A titolo esemplificativo esponiamo le classificazioni adottate dalla F.C.I. (Federation Cynolo­gique International), dal K.C. inglese (Kennel Club), dall’A.K.C. (American Kennel Club) e dall’A.N.K.C. (Australian National Ken­nel Council), in quanto lo schema di questi enti viene adottato alla lettera, o con modeste variazioni anche da altri enti mino­ri.

Classificazione delle razze della F.C.I.

Classificazione delle razze del K.C. inglese

• Sporting Breeds
Hounds (segugi e levrieri)
Gundogs (cani da caccia)
Terriers
• Utility (compagnia – non toys)
• Non-Sporting Breeds Working (cani da lavoro)
• Toys (cani da compagnia)
• Rare Breeds

Classificazione delle razze del K.C. americano
Gruppo 1 Sporting Dogs (cani da caccia)
Gruppo 2 Hounds (segugi e levrieri)
Gruppo 3 Working Dogs (cani da lavoro)
Gruppo 4 Terriers
Gruppo 5 Toys (cani da compagnia – piccoli)
Gruppo 6 Non-Sporting Dogs (cani da compagnia – altri)

Classificazione delle razze del K.C. australiano
Gruppo 1 Hounds (segugi e levrieri)
Gruppo 2 Gundogs (cani da caccia)
Gruppo 3 Terriers
Gruppo 4 Non-Sporting Dogs (compagnia – non toys)
Gruppo 5 Working Dogs (cani da lavoro)
Gruppo 6 Toys (cani da compagnia)